Parashat Mishpatim – L’asino del nemico da aiutare
I Chachamim faticano a fornire un’interpretazione del versetto apparentemente semplice nella Parashà di Mishpatim: “Quando vedrai l’asino del tuo nemico giacere sotto il suo fardello, vechadalta me’azòv lo, azòv ta’azòv immo, e smetterai di aiutarlo sicuramente gli fornirai aiuto insieme a lui” [Shemot 23:5]. Rashi sottolinea che la parola “azòv” alla fine del versetto non…
Parashat Yitro – La critica costruttiva del goy
La Parashà di Yitro inizia col versetto: “Yitro, il sacerdote di Midyan, il suocero di Moshe, sentì tutto ciò che D-o fece a Moshe e a Israele, il Suo popolo – (cioè) che Hashem ha portato Israele fuori dall’Egitto”. [Shemot 18:1]. Rashi insegna: Yitro aveva sette nomi: Reuel, Yeter, Yitro, Chovav, Chever, Keni e Putiel.…
Parashat Beshallach – Sorella canto
Dopo aver riportato il canto di “Moshe e dei figli d’Israele” sulle rive del Mar Rosso, la Torà riporta: “E Miriam la profetessa, sorella di Aharon, prese il tamburo in mano; E tutte le donne uscirono dietro a lei con tamburi e con danze. E Miriam cantava loro: «Cantate al Signore, poiché Egli è sommamente…
Parashat Bo – L’oscurità della solitudine
Fin dall’inizio dei tempi, quando Adam si lamentò con D-o della sua solitudine, l’uomo ha considerato la solitudine come un’esperienza dolorosa, addirittura una maledizione. L’uomo moderno è particolarmente infastidito dalla solitudine. Nonostante, o forse proprio a causa delle sue gigantesche metropoli, si ritrova spesso solo al mondo e trova insopportabile il silenzio dell’universo e la…
Parashat Vaerà – Coltivare la speranza anche nel buio
Se ci venisse chiesto qual è il versetto più triste della Torà potremmo pensare alla Parashà di Vayetze, dove è scritto che “Il Signore vide che Lea non era amata”, oppure dove è scritto che “Rachel era sterile”. Sia la mancanza di amore che l’infertilità sono in effetti condizioni umane molto tristi. Altri potrebbero citare…
Parashat Vaychi – Un vita difficile, quindi una vita vera
Gli individui possono avere un impatto su intere società. Questa lezione può essere appresa da uno studio attento della Parashà di Vaychi dalla quale si evince come Yaakov cambiò il suo ambiente sociale almeno due volte nella sua vita. La prima, all’inizio, dove influenzò la città di Be’er Sheva, la seconda, durante l’ultima fase della…
Parashat Vayigash – Saper sopprimere il risentimento
Nella Parashà di questa settimana, Yosef rivela la sua vera identità ai suoi fratelli. Dopo l’appassionata arringa di Yehuda per il rilascio di Binyamin, la Torà ci dice che Yosef non riuscì più a trattenersi (Bereshit 45:1) . Rashi spiega che il non poter trattenersi significa che Yosef non poteva sopportare il pensiero di mettere…
Parashat Mikketz – Riconoscere il bene anche nelle avversità
La fine della Parashà di Mikketz, termina lasciando una storia a metà, con il destino di Binyamin in bilico, piuttosto che con Yosef che si rivela ai fratelli. Per comprenderne il motivo è necessaria un’analisi approfondita. Rabbenu Yona scrive in Sha’arei Teshuva: Quando qualcuno riceve ciò che considera un castigo di D-o e, come conseguenza,…
Parashat Vayeshev – Ma tu, chi sei veramente?
I sogni di Yaakov che ci vengono riportati dalla Torà hanno incuriosito nel corso dei secoli molti Chachamim. Nel sogno descritto nella Parashà di Vayetze, i Chachamim hanno notato che gli angeli “salgono e scendono la scala” (Bereshit 28:12), suggerendo quindi che abbiano avuto origine sulla terra. Cosa fanno tutti questi angeli sulla terra? Questa…
Parashat Vayishlach – Da soli non si va molto avanti
Nella Parashà di Vayishlach è riportato l’incontro tra Yaakov e l’angelo di Esav: “E Yaakov rimase solo e un uomo lottò con lui fino allo spuntare dell’alba.” (Bereshit, 32:19). Il Midrash Bereshit Rabbà fa un punto sorprendente: Cita un versetto della Parashà di Haazinu, che insegna che nessuno è paragonabile a D-o, ma poi deriva…