Parashat Shofetim – L’importanza di essere parte attiva
Per due volte, la Torà ci sorprende con la sua descrizione della battaglia. In genere la Torà non spreca parole, soprattutto quando un’espressione più breve rende meglio il punto. Perché, allora, la Torà parla di “uscire” in guerra piuttosto che di “fare” la guerra? La stessa espressione, tra l’altro, viene usata nella Parashà della prossima…
Parashat Re’è – Imparare dai pesci
I pesci sono…diversi. A differenza dagli animali terrestri, in materia di kashrut, i pesci non richiedono caratteristiche elaborate per essere considerati kasher, basta che abbiano squame e pinne. A differenza degli animali terrestri che richiedono la shechità, i pesci vengono semplicemente catturati e mangiati. I pesci sono le creature più spirituali. A differenza degli animali…
Parashat Ekev – Dalle stalle alle stelle
La Torà è piena di dettagli su come dovremmo vivere le nostre vite e cosa dovremmo sforzarci di diventare. Nessuna mitzvà riassume questi aspetti più di un versetto nella Parashà di questa settimana, dove ci è comandato di camminare nella “Sua” via (Devarim 8:6). Dobbiamo emulare D-o, almeno rispetto a quei tratti che ci rendono…
Parashat Vaetchanan – Mai disperare
La grande tragedia della vita di Moshè è stata il fatto che non ha potuto portare a termine la sua missione; Non avrebbe portato il popolo nella Terra Promessa. Potremmo dire che si tratta in realtà di due tragedie: A livello personale, è quasi inconcepibile che Moshè, il nostro più grande leader e insegnante, il…
Parashat Devarim – Avere “buon occhio”
Nella Parashà di Shelach viene raccontato per la prima volta degli esploratori inviati per vedere la Terra di Israele e valutarne la vulnerabilità alla conquista. D-o sembra irritato dalla richiesta dell’invio degli esploratori (Rashi, Bamidbar 13:2) e giura di lasciare agli ebrei “spazio per sbagliare” attraverso il rapporto degli stessi esploratori. Nella Parashà di Devarim,…
Parashat Mattot – Mas’è – Dalla vita buona viene il buon vino
Nella Parashà di Mas’è, la Torà comanda di istituire sia ‘Are miklat (città-rifugio, dove gli assassini involontari potevano proteggersi dalle ritorsioni) sia ‘Are Levi’im (città di leviti). I due tipi di città sono in realtà interconnessi: Nel deserto, prima che esistessero le città-rifugio, l’accampamento dei Levi’im aveva lo scopo di accogliere gli assassini involontari (Zevachim…
Parashat Balak – Bilaam, il profeta immorale
La Parashà di questa settimana contiene la straordinaria storia che coinvolge Bilaam e la sua asina. “L’asina vide l’angelo di Hashem in piedi sulla strada con la spada sguainata in mano, così l’asina si allontanò dalla strada ed andò nel campo; Poi Bilaam colpì l’asina per farla tornare sulla strada. L’angelo di Hashem stava sul…
Parashat Chukkat – La canzone del pozzo
Ognuno ha la propria voce. Alcuni la esprimono chiaramente, altri borbottano o sussurrano. C’è chi fa ascoltare la propria voce solo nella propria vita professionale e resta silenzioso e ritirato quando è a casa. Altri usano le loro voci solo all’interno delle loro famiglie e non fanno sentire la propria voce nel mondo esterno. Le…
Parashat Korach – Fiorire come un bastone
Nella Parashà di questa settimana, dopo l’episodio in cui Korach e i suoi seguaci mettono in dubbio la leadership di Moshè e la scelta di suo fratello Aharon come Kohen Gadol, Hashem ordina a Moshè di provare una volta per tutte che la scelta dei leader veniva da D-o stesso. Moshè doveva prendere un bastone…
Parashat Shelakh Lekhà – Pregare per il successore
Nella Parashà di Shelakh Lekhà è scritto: “… E Moshè cambiò il nome di Hoshea bin Nun in Yehoshua. (Letteralmente – ‘Possa il Signore salvarti….’)” [Bamidbar 13:16] Tutti i commentatori si chiedono perché Moshè fosse così preoccupato per Yehoshua tanto da sentirsi in dovere di cambiarne il nome. Il Maharal scrive che Moshè aveva un’affinità…