Parashat Vayakhel Pekude – Se Dio è dappertutto, a che serve un Santuario?
Nelle Parashiot di Vayakhel e Pekude sono le ultime del libro di Shemot e hanno come punto centrale il Mishkan. La parola Pekude significa “conteggi” e si riferisce al conteggio dell’oro, dell’argento e dell’ottone donati per il Santuario e all’inventario di tutti i suoi utensili per i quali avevano contribuito tutti gli ebrei. La domanda…
Parashat Ki Tissa – Noi siamo anche i nostri errori
Nella Parashà di Ki Tissa è raccontato quello che probabilmente è uno dei più grandi peccati che il popolo ebraico abbia mai commesso. Quaranta giorni dopo aver ricevuto la Torà, dopo la rivelazione sul Monte Sinai, avviene l’impensabile. Viene costruito un vitello d’oro che diventa centro di un culto idolatra. La vista del popolo che…
Parashat Tetzave – Un vero leader sa quando farsi da parte
Per la prima e unica volta dalla sua introduzione, il nome di Moshe viene omesso da un’intera Parashà. Perché questa omissione in Parashat Tetzave e l’uso della locuzione “E tu [Moshe] comanderai ai figli d’Israele…”? Un’affascinante e nota tradizione midrashica collega l’omissione del nome di Moshe in Parashat Tetzave a un drammatico incontro tra Moshe…
Parashat Terumà – Come due sorelle
La Parashà di Terumà è la prima che tratta della costruzione del Mishkan che accompagnerà gli ebrei durante i loro vagabondaggi nel deserto e sarà successivamente costruito a Shilo, dopo l’ingresso e la conquista della Terra d’Israele. Sia qui che in Parashat Tetzavè, D-o istruisce Moshe su come costruire il Mishkan, i suoi utensili e…
Parashat Mishpatim – Tutta la legge davanti a loro
a scorsa settimana abbiamo letto la descrizione di uno degli eventi più significativi della storia ebraica, il dono dei Dieci Comandamenti sul Monte Sinai. La Parashà di questa settimana, Mishpatim, ci riporta sul terreno della realtà quotidiana. Danni, responsabilità, schiavi, corruzione, interessi, violenze, omicidi e furti sono le halachot di cui leggiamo questa settimana. Alla…
Parashat Yitro – Il dialogo sincero del suocero non ebreo
Dopo che gli ebrei sono fuggiti dagli egiziani e sono sopravvissuti allo scontro con Amalek, la notizia delle loro avventure raggiunge Yitro, suocero di Moshe. Yitro viaggia per incontrare suo genero e partecipare alla celebrazione degli ebrei. Com’è descritto nel testo, il loro ricongiungimento è toccante ed emozionante, non solo a livello personale ma anche…
Parashat Beshallach – Dall’amaro emerge il dolce
La Parashà di questa settimana contiene la famosa “Canzone del mare” (Shirat haYam). Il Midrash ci narra che Moshe disse a D-o “So di aver peccato contro di Te lamentandomi con il mio uso della parola ‘az’ [allora], come riportato nella Torà: ‘Dal momento in cui (me’az) sono venuto davanti al Faraone, Tu hai fatto…
Parashat Bo – Evitare la luna storta
Un malinteso comune è che nei tempi antichi, le persone non sapevano tanto quanto sappiamo noi oggi dei cicli dei corpi celesti, quindi c’era bisogno di testimoni oculari per riferire il sorgere della luna nuova per sapere quando sarebbe stato Rosh Chodesh. Oggi, con conoscenze avanzate di astronomia e matematica e con i computer, non…
Parashat Vayigash – Tre piccoli passi da gigante
È prassi fare tre passi avanti prima di recitare l’Amidà. Questi tre passi simboleggiano un approccio formale alla presenza divina. È come se fossimo stati introdotti nella camera più interna del palazzo, e ci “avviciniamo” per presentare la nostra petizione al supremo Re dei re. R. Eleazar ben Yehudà (c.1165-1230), nel Sefer Rokeach, suggerisce che…
Parashat Mikketz – Chanukkà – Dalla tragedia alla speranza in un puntino
Una delle più grandi insegnanti di Tanach di questa generazione, Nechama Leibowitz, ci ha insegnato a cercare le “parole principali” nelle Parashot del Chumash. Nella sezione centrale di Parashat Miketz, quella radice è quella che compone la parola shever. Questo vocabolo non è solo usato molte volte, ma viene anche usato in contesti e con…